Che Peccato - Willie Peyote

Che Peccato - Willie Peyote

  • Izlaiduma gads: 2019
  • Valoda: Itāļu
  • Ilgums: 3:12

Zemāk ir dziesmas vārdi Che Peccato , izpildītājs - Willie Peyote ar tulkojumu

Dziesmas vārdi " Che Peccato "

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Che Peccato

Willie Peyote

Vai pure, no, aspetta

Si vede che hai fretta

Prendo ciò che mi spetta

Ma scelgo io se non scegli tu (Preferirei scegliessi tu, non qualcosa da bere)

Vai pure, no aspetta (Vai pure, no, aspetta)

Facciamo tipo staffetta (Si vede di brutto)

Uno che corre, uno aspetta

Ma corro io se non corri tu

E allora fa: «Uh, che peccato (Che peccato)

Ogni volta ricomincio da capo»

Scusami tu (Scusami tu)

Dopo un po' non conta più

E allora fa: «Uh, che peccato (Che peccato)

Se ha la colpa solo chi ha cominciato»

Scusami tu (Scusami tu)

Dopo un po' non conta più

Per te non sono un libro aperto

Sono un album da colorare (Un album da colorare)

Ma se il barista mi chiede: «Piccola o media la birra?»

La prendo un po' sul personale

Se va tutto bene, neanche te ne accorgi

Se va tutto male, quale guancia porgi?

Al tuo destino non conviene opporti

Scrivo barre su barre, sono perle ai porci

Se va tutto bene, neanche te ne accorgi

Se va tutto male, quale guancia porgi?

Al tuo destino non conviene opporti

Scrivo barre su barre

E allora fa: «Uh, che peccato (Che peccato)

Ogni volta ricomincio da capo»

Scusami tu (Scusami tu)

Dopo un po' non conta più

E allora fa: «Uh, che peccato (Che peccato)

Se ha la colpa solo chi ha cominciato»

Scusami tu (Scusami tu)

Dopo un po' non conta più

(Se dopo un po' non conta più)

(Forse no, non hai contato)

Si stava meglio prima (Prima)

Prende una brutta china

E tu hai una brutta cera

Una ruga nuova a sera

Si stava meglio prima (Prima)

Ma prima quando?

Prima (Prima)

Prima che lei staccasse la fottuta spina

È una questione d’abitudine, tu più di me

Tra il martello e l’incudine, sei giudice

Ne senti di cotte e di crude su di me

Io ci ho provato, ma è inutile (È inutile)

È una questione di abitudine, tu più di me

Tra il martello e l’incudine, sei giudice e imputato

Come se avessero amputato un arto

Come se avessero

E allora fa: «Uh, che peccato (Che peccato)

Ogni volta ricomincio da capo»

Scusami tu (Scusami tu)

Dopo un po' non conta più

E allora fa: «Uh, che peccato (Che peccato)

Se ha la colpa solo chi ha cominciato»

Scusami tu (Scusami tu)

Dopo un po' non conta più

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