La musa insolente - Moder, DJ West, Murubutu

La musa insolente - Moder, DJ West, Murubutu

Год
2020
Язык
`Itāļu`
Длительность
214380

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Dziesmas vārdi " La musa insolente "

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La musa insolente

Moder, DJ West, Murubutu

Quindi quando farai fuoco non lo guarderai mai

L’idea si è fusa alla mente

Solo un vuoto sullo sfondo e tu non sparerai, sai

Sarà la musa insolente (uo, uo)

Che farai mai, io non lo so (no)

Morire è un giorno dei più chiari

La dea lo sa, sai, ma un uomo no (no)

Per delle idee, ma sì, ma quali?

Luca arrivò col gelo fra i viali, col treno da Bari

Era un allievo pieno di zelo con zero ideali

Partiva davvero da zero, lo Zeno di Svevo, i suoi mali

A Milano un cielo di vetro bagnava di nero i binari

Lui pronto al primo turno, il reparto Scintille Ed Acciai

Il forno fondeva il metallo dei grandi fahrenheit

La sua foto una scheda, un posto sulla fresa

La breda era, l’autunno caldo degli studenti operai

Gli occhi stanchi dei compagni gli parlavano degli anni

Spesi in mezzo alle barriere, alle colate dei metalli

In torni enormi ai loro corpi tonfi sordi in mezzo ai magli

Ciminiere, cieli neri sopra Sesto San Giovanni

Tra i miti del '68, le lotte dei senza capo

La crisi dell’indotto, le lotte del sindacato

Tra i figli di quelle lotte, le forze del padronato

Le botte, i patti di Stato, le lotte, il partito armato

Le idee vivono in bilico, hanno un peso specifico

Ogni scelta ha un’essenza diversa, un peso politico

Venivano al dunque le purghe, i processi nelle aule bunker

I sequestri, le punde, Luca guarda un uomo, vede un simbolo

Ma l’idea che fonda la lotta cresce, lo forgia

Ogni idea che può essere forza, può essere forca

Luca s’informa, la meta precede la folla

La sete segreta nell’ombra, la fede cieca nella colonna

A vent’anni l’idea è una trama distorta, una tana illusoria

Dopo l’impatto del Taylorismo sul terrorismo

L’idea è una dea che guarda la storia e non ricorda

Che l’unico posto che importa è il carcere a vita o la tomba

Quindi quando farai fuoco non lo guarderai mai

L’idea si è fusa alla mente

Solo un vuoto sullo sfondo e tu non sparerai, sai

Sarà la musa insolente (uo, uo)

Che farai mai, io non lo so (no)

Morire è un giorno dei più chiari

La dea lo sa, sai, ma un uomo no (no)

Per delle idee, ma sì, ma quali?

Mamma, hai visto quanto è triste Torino quando piove?

In una stanza vuota, una Browning calibro 9

Mi hai detto: «Ricordati chi sei, sopra quel vagone»

Per essere voce di tutti, ho cancellato il mio nome

Vorrei dirti una speranza rosso sangue, dentro il fumo nero

Scende per le strade per dare l’assalto al cielo

Ho lasciato la paura e la pietà con te su quel treno

Per non avere più niente per cui tornare indietro

Ci sono stato all’inferno, diviso tra angeli e schiavi

Per un tozzo di pane, la vita sudava via dalle mani

Il lavoro nobilita i capi, il guinzaglio mortifica i cani

La lotta si solidifica, gli slogan diventano spari

Il chiodo nella testa si è impiantato troppo in fondo

Non voglio ciò che è mio, ma tutto ciò che è nostro

Sto affacciato alle finestre del subconscio e son diventato un mostro

Per trasformare la realtà in un sogno

Vorrei dirti dei compagni, di via Fagni, dei pestaggi

La brigata di fantasmi, con i documenti falsi

Di come puoi guardare un uomo in faccia e poi sparargli

Un sacrificio necessario, per salvare tutti gli altri

Poi hai visto che è successo, abbiamo perso

Quelle idee ci son marcite dentro

Il vento, soldi, ghiaccio porterà l’inverno

Quella notte ho fatto un sogno così bello

Che da allora sono ancora sveglio

Sento la tua voce che mi chiama nel silenzio

Il sogno mi vuole morto

Finalmente mi addormento

Il brutto è che non so ancora se mi pento

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