Soulitudine - Giaime, Faser

Soulitudine - Giaime, Faser

Год
2013
Язык
`Itāļu`
Длительность
256650

Zemāk ir dziesmas vārdi Soulitudine , izpildītājs - Giaime, Faser ar tulkojumu

Dziesmas vārdi " Soulitudine "

Oriģinālteksts ar tulkojumu

Soulitudine

Giaime, Faser

Voglio un corso di sopravvivenza per ogni persona

Le mie cuffie, nelle orecchie

Fanno a gara per chi mette più

Suono dentro ai timpani

E sprofondo via dagli incubi

Questa non è musica da froci

Né tantomeno musica per machi

Si chiama musica se taci

Setacci sprazzi di luce

Ma questa notte non arrivano i Re Magi

E piangi, lasci che i tuoi pensieri caschino su guance calde

Senza Sole io non vedo bene le anime, Amen

Madre, come facciamo a stare al buio?

Io piuttosto grido aiuto «Al lupo!»

Giuro che, prima di addormentarmi (cosa?)

Sento il cuscino ripieno di drammi

Dammi persone affianco se mi sento affranto

Perché non affronto 'sti problemi con gli psicofarmaci

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

Ora capisco perché scrivo i miei testi di notte (perché?)

E' per tenere impegnata la mia testa di notte

Io da piccolo non ho mai avuto amici immaginari

Ma avevo amici emarginati

E di giorno insieme agli altri sto a posto (sto a posto)

Ma di notte sono meditabondo

Ferite a bordo del mio corpo

Tristi pensieri a quelli allegri spezzano l’osso del collo

Sta notte solitaria non passa all’alba

Non passa l’aria, soffro d’asma

Schermi al plasma brillano di luce propria

Ora van di moda e sono la mia droga (già)

Amici inaspettati multimediali

Grazie ai quali scrivo un’altra strofa, un’altra volta

Quelli in carne ed ossa a quest’ora stanno dentro i sogni

Beati loro, ma noi no frà

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

Prima c’eran petali di rose sul letto

Ora solo spine ed il mio sangue infetto

Braccia attorno al corpo, poi le mani intorno al collo

Rimango solo e manco me ne accorgo

E tu, caro amico, nel momento del bisogno

Sparisci nella notte, svanisci come un sogno

Io che vorrei solo parole di conforto

Passo la serata in un bicchiere senza fondo

Giù, nei meandri della mente per cercarsi

Con la testa nel cuscino che mi spreme le sinapsi

Siamo soli e lontani come gli astri

Proviamo ma non riusciamo ad amarci

Quante volte vorrei farti uscire dalla mente a calci

Tanto che ormai ho smesso di provarci (ho smesso)

Prego il dio Morfeo per addormentarmi

E spero che l’insonnia stia per abbandonarmi

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

Vorrei tanto non pensare

A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare

Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male

Non vedo solitudine

La sento respirare

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