La Scomparsa Del Pescatore - Ensi

La Scomparsa Del Pescatore - Ensi

Альбом
Era Tutto Un Sogno
Год
2012
Язык
`Itāļu`
Длительность
307700

Zemāk ir dziesmas vārdi La Scomparsa Del Pescatore , izpildītājs - Ensi ar tulkojumu

Dziesmas vārdi " La Scomparsa Del Pescatore "

Oriģinālteksts ar tulkojumu

La Scomparsa Del Pescatore

Ensi

Se una canzone ti entra in testa dalla sera prima

Come spesso succede, poi te la ritrovi alla mattina

E lui la canticchiava dalle sette e un quarto

Da quando la sveglia gli ricordava di essere già in ritardo

Ha un hangover pesante come un Range Rover

Fa lo slalom gigante fra le bottiglie di Slalom vuote

Arriva in bagno, si lava e si guarda negli occhi

Come chi sa che lei non chiamerà nemmeno oggi

E si prepara al volo, fa colazione con una Marlboro

Come metà degli italiani, odia il suo lavoro

E sogna il cash di grattare quello buono

Ha mille motivi per mollare e in testa ha un motivetto solo

Il ritornello fa (la la la la la la)

Se lo ripete di continuo tipo un mantra

Non è un grande fan, ma gli è rimasta impressa e se la canta

Parla di un pescatore e ha un testo di spessore

Non si ricorda tutte le parole, ma non gli frega

Mentre va a piedi sotto casa del collega

Smezzano il viaggio per l’ufficio ogni mattina

Non per la compagnia, costa due Euro un litro di benzina

Arriva e lo saluta con discorsi di routine

Tipo discorsi da ascensore, è solo Lunedì

Robe tipo «oggi forse piove anche se il meteo dava il Sole»

E «non vedo l’ora che sia Venerdì»

E lui continua a canticchiare fra sé e sé

Mentre il collega guida in città come a Laguna Seca

E gli chiede che canzone è

Lui risponde «te di musica non sai una sega»

Questo è De Andrè

L’amico quasi offeso dice «guarda

Mio padre in casa ha tutti i dischi e suona pure la chitarra

Conosco tutta la discografia e non prendermi per il culo

Questa non l’ho mai sentita in vita mia»

Lui spiega

Nessuno ricorda l’effetto che fa

Ti entrava in testa con facilità

Ma aveva nel testo parole profonde che andavano oltre la banalità

Faceva «la la la la la la la»

Faceva «la la la la la la la»

E parlava di un sorriso, del sole, del pane e del vino

Di un pescatore e un assassino

Ma come non la conosci, questa è un classico

Questa è un must, io non ne mastico, ma questa chiunque la sa

Mentre parcheggiano la canta

La sera prima l’ha sentita in un programma in radio sugli anni '70

Ed è convinto non si sbaglia, ride e dice «guarda

Chiedi a papà che te la fa con la chitarra»

Quindi salgono in ufficio e il collega fa «non discuto»

Quanto scommetti che non è De Andrè?

Cercala su Google!

Lui accetta, la cerca e non trova niente

Stupito chiede ad altri e gli rispondono ugualmente

Vuole andare a fondo, ma non c'è storia

Come se il mondo l’avesse cancellata a tutti dalla memoria

Quindi stop, ha un cerchio nella testa e ci fa l’hula-hoop

Si rimette a lavorare, poi vede la otto in buca

All’improvviso sente il treno fischiare come Belluca

E si accende la lampadina

In una mano ha un gratta e vinci da un milione nell’altra una monetina

E pensa a quanti soldi farà scrivendola al posto suo

E pensa che l’avremmo fatto tutti al posto suo

Quindi stop, non parla con nessuno ormai da un po'

Non si ricorda tutto il testo, a volte se lo inventa

Ma si ricorda bene il senso, quindi scrive e non si ferma

Tanto sa che…

Se una canzone ti entra in testa dalla sera prima

Come spesso succede, poi te la ritrovi alla mattina

Ma lui si era assopito e non si era svegliato

Il solco lungo il viso era il segno del cuscino, lo aveva sognato

Lui vede il rosso in banca e vede il verde speranza

Nel mezzo il bianco del vestito della sua ragazza

E questo è il sogno tricolore della svolta

L’occasione di un pescatore per fare pesca grossa

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