Vengo Dalla Luna - Clean Radio Edit - Caparezza

Vengo Dalla Luna - Clean Radio Edit - Caparezza

Год
2003
Язык
`Itāļu`
Длительность
232810

Zemāk ir dziesmas vārdi Vengo Dalla Luna - Clean Radio Edit , izpildītājs - Caparezza ar tulkojumu

Dziesmas vārdi " Vengo Dalla Luna - Clean Radio Edit "

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Vengo Dalla Luna - Clean Radio Edit

Caparezza

Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa

E trovo inopportuna la paura per una cultura diversa

Chi su di me riversa la sua follia perversa

Arriva al punto che quando mi vede sterza

Vuole mettermi sotto 'sto signorotto

Che si fa vanto del santo attaccato sul cruscotto

Non ha capito che sono disposto

A stare sotto, solamente quando fotto

«Torna al tuo paese, sei diverso!»

Impossibile, vengo dall’universo

La rotta ho perso, che vuoi che ti dica

Tu sei nato qui perché qui t’ha partorito una fica

«In che saresti migliore?

Fammi il favore, compare

Qui non c'è affare che tu possa meritare»

Sei confinato, ma nel tuo stato mentale

Io sono lunatico e pratico dove cazzo mi pare

Io non sono nero, io non sono bianco

Io non sono attivo, io non sono stanco

Io non provengo da nazione alcuna

Io, sì, io vengo dalla Luna

Io non sono sano, io non sono pazzo

Io non sono vero, io non sono falso

Io non ti porto jella né fortuna

Io, sì, ti porto sulla Luna

Io vengo dalla Luna

Io vengo dalla Luna

Io vengo dalla Luna

Io vengo, vengo

Ce l’hai con me perché ti fotto il lavoro, perché ti fotto la macchina

O ti fotto la tipa sotto la Luna

Cosa vuoi che sia poi?

Non è colpa mia

Se la tua donna di cognome fa Pompilio come Numa

Dici che sono brutto e che puzzo come un ratto

Ma sei un coatto e soprattutto non sei Paul Newman

Non mi prende che di striscio la tua fiction

Io piscio sul tuo show che fila liscio come il Truman

Ho nostalgia della mia luna leggera

Ricordo una sera le stelle di una bandiera

Ma era una speranza era, una frontiera era

La primavera di una nuova era, era

«Stupido, ti riempiamo di ninnoli da subito

In cambio del tuo stato di libero suddito»

No, è una proposta inopportuna

Tieniti la Terra, uomo, io voglio la Luna

Io non sono nero, io non sono bianco

Io non sono attivo, io non sono stanco

Io non provengo da nazione alcuna

Io, sì, io vengo dalla Luna

Io non sono sano, io non sono pazzo

Io non sono vero, io non sono falso

Io non ti porto jella né fortuna

Io, sì, ti porto sulla Luna

Io vengo dalla Luna

Io vengo dalla Luna

Io vengo dalla Luna

Io vengo, vengo

Non è stato facile per me trovarmi qui

Ospite inatteso, peso indesiderato, arreso

Complici i satelliti che

Riflettono un benessere artificiale

Luna sotto la quale parlare d’amore

Scaldati in casa davanti al tuo televisore

La verità nella tua mentalità

È che la fiction sia meglio della vita reale

Che invece è imprevedibile

E non il frutto di qualcosa già scritto

Su un libro che hai già letto tutto

Ma io, io, io no

Io, io, io

Io (io) vengo (vengo) dalla Luna

Io (io) vengo (vengo) dalla Luna

Io (io) vengo (vengo) dalla Luna

Io (io) vengo (vengo), vengo (vengo)

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