Dagli All'Untore - Caparezza

Dagli All'Untore - Caparezza

Альбом
The EMI Album Collection
Год
2011
Язык
`Itāļu`
Длительность
237660

Zemāk ir dziesmas vārdi Dagli All'Untore , izpildītājs - Caparezza ar tulkojumu

Dziesmas vārdi " Dagli All'Untore "

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Dagli All'Untore

Caparezza

Io sono l’untore e quando si fa buio

spunto come un fungo, ungo dove giungo,

rimango guardingo nel mio ramingo girovagare,

chi vuol mandarmi a cagare deve gridare:

«Dagli all’untore!»

Il mio trip al momento èun unguento sanguinolento

che stendo su pareti di cemento

che intendo elevare a monumento alla stupidità,

nell’intento mi cimento con facilità.

Cinica figura nell’oscura notte, sporco le porte,

porto la morte, chi se ne fotte,

se mi beccano mi spaccano di botte,

come minimo mi ritrovate cliccato su Rotten.

Il mio cuore batte piùdelle battone,

quando porto confusione nella popolazione,

ne traggo giovamento massimo panico al prossimo

ed il prossimo potrebbe essere chiunque.

Cenere, ruggine, sangue di vergine

Lingua di serpe, saliva e fuliggine.

Ooooh dagli all’untore.

Sterco di capra, occhio di pavone,

Piscia di capa nel mio calderone.

Ooooh dagli all’untore.

Il mattino ha l’oro in bocca per me e la cacca in bocca per la gente sciocca

che s’annusa, s’accusa, s’arrocca,

timorosa d’esser presa pure in chiesa,

stanata e lapidata

vittima di illegittima difesa.

Lesa da una percossa,

passa il monatto e la addossa in un carretto

diretto alla fossa,

io no, io intercetteròcome un pivot

la mossa della ressa

anche quando èa me che bussa.

No, non apro,

sennòmi scopro per il ruolo

che ricopro di capro espiatorio,

mi consegneròse avròfinito il repertorio

che invento nel mortorio del mio laboratorio.

per farmi fuori, miei cari,

ci vogliono sicari sicuri,

loschi figuri, temerari miei pari,

se sono cosìrari fatemi il favore,

chiudetevi in casa

che èritornato l’untore!

Cenere, ruggine, sangue di vergine

Lingua di serpe, saliva e fuliggine.

Ooooh dagli all’untore.

Sterco di capra, occhio di pavone,

piscia di capa nel mio calderone.

Ooooh dagli all’untore.

Io sono la peste che investe le teste di cazzo,

il «sozzo bubbone d’un livido paonazzo»

che mette imbarazzo.

Se mi hai ascoltato, ti ho giàinfettato, poveretto,

sei stato beccato ti hanno portato al Lazzaretto,

io me ne torno a letto soddisfatto tengo fede al patto

che ho stipulato col maledetto.

…Sono un reietto perfetto per questo m’aspetto un paletto nel petto.

…Mi dileguo, mi diletto.

Cenere, ruggine, sangue di vergine

lingua di serpe, saliva e fuliggine.

Ooooh dagli all’untore.

Sterco di capra, occhio di pavone,

piscia di capa nel mio calderone.

Ooooh dagli all’untore.

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